lunedì 31 agosto 2009

"Le leggi del mercato stroncano la genialità"

Teatro Ciak di Milano, 3 e 4 aprile. Mi racconti qualcosa di queste due date?
Sono due date speciali che segnano concretamente il nostro sodalizio con The Global Performance (TGP), progetto nato nel 2001 dall’idea di alcuni musicisti uniti dal proposito di promuovere e sviluppare il concetto di “musica d’insieme”.
Chi è l’artefice di questa iniziativa?
È un progetto che abbiamo accarezzato tutti insieme. Diciamo, però, che il ‘la’ lo ha dato il nostro batterista che suona anche con i TGP.
Un aneddoto?
Un giorno sono venuti ad assistere a un nostro concerto... Poco dopo, conoscendoci meglio, abbiamo pensato di esibirci insieme.
La prima occasione?
Al Derby di Milano, l’anno scorso.
La cosiddetta puntata-zero dello spettacolo “Rock-in’ Heaven”...
Esattamente.
Come è andata?
È stato fantastico.
L’avanguardia anni Settanta da una parte e dall’altra il gospel dei TGP. Come si passa con armoniosa disinvoltura dalle note di Aretha Franklin, Fred Hammond, Tonex e Kirk Franklin, a quelle di “Faccia di Cane”, “Quella carezza della Sera”, “Aldebaran”, “Le Roi Soleil”?
Il segreto sta nella eccellente capacità di un coro di 30 persone di omogeneizzare il tutto. Così, una canzone come “Faccia di cane” non è difficile in qualche modo ricondurla a un pezzo di Aretha Franklin.
Prossimi appuntamenti con i TGP?
Per ora abbiamo in programma queste due date. Poi, con l’autunno, partiremo con un tour.
Veniamo a un po’ di domande generali, incentrate sul ‘mito’ New Trolls... Voi siete innanzitutto dei miti del progressive italiano. Suonate insieme dal 1967 e avete inciso 33 album. Chi oggi suona ancora progressive?Questa definizione di ‘progressive’ non l’ho mai digerita. Sa di lassativo. È un termine fuorviante. Una volta ci chiamavano ‘quelli che suonano pop rock sinfonico’. Diciamo che le etichette lasciano il tempo che trovano. Piuttosto va detto che ci sono professionisti che producono arte con la A maiuscola e altri che invece si lasciano soggiogare dal mercato, svendendo la propria anima per assecondare la voglia di emergere.
Oggi, quindi, non c’è più nessuno in grado, se non altro, di emulare i Mito New Trolls...
Ma sai, ciò dipende anche dal fatto che il nostro genere non va d’accordo con il mercato discografico. Se oggi un giovane bussa a una casa discografica con un pezzo ‘alla Mito New Trolls’, non va molto lontano. Nessuno ha più voglia di mettere in luce la vera creatività di un artista. Conta solo l’immagine.
Siamo alla mercificazione spudorata dell’arte...
È così. Le leggi del mercato stroncano la genialità.
Una volta invece...
C’era più fiducia da parte dei discografici. C’era chi capiva i veri talenti e gli dava il tempo di esprimersi, anche se all’inizio si faceva fatica a entrare nel loro mondo.
Nel vostro caso, però, avrete sicuramente avuto modo di lavorare con artisti con la A maiuscola. Ce n’è qualcuno che vi è rimasto particolarmente nel cuore?Sicuramente Fabrizio De Andrè.
Ci dici qualcosa di lui?
Al di là delle sue canzoni tendenzialmente malinconiche era un personaggio positivo, un compagnone, gli piaceva ridere e scherzare. È stato bello poter dividere con lui il palco nei primi anni Settanta.
Siete stati voi il primo ad accompagnarlo dal vivo?
Assolutamente sì. E mi dispiace aver visto Bonolis, a San Remo, dire che il primo gruppo di De Andrè fu la Pfm.
E l’idiosincrasia di Fabrizio per il palco?
Tutto vero. Alla Bussola di Viareggio, per il suo primo live in assoluto, dovemmo insistere per mezz’ora prima di riuscire a fargli affrontare la platea.
E Anna Oxa?
Anche lei è una grande professionista. L’abbiamo accompagnata in tour, e abbiamo inciso con lei un disco dal vivo.
Progetti per il futuro?A parte il tour autunnale cui ti accennavo prima, abbiamo in programma la promozione di un nostro dvd in Germania e nei Paesi dell’Est.
Canzoni nuove?
Ne abbiamo a bizzeffe.
Pronte per essere utilizzate per un nuovo album...
Che però non sappiamo ancora quando uscirà.
Chiudiamo con una domanda classica: quali sono i tre dischi da isola deserta del leader dei New Trolls?“Axis: Bold as love” di Jimi Hendrix, “Sergent Pepper Lonely” dei Beatles e “Selling England by the Pound” dei Genesis.

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