martedì 25 agosto 2009

"In una cella da 3 vivono 6 o 7 detenuti"

Ogni giorno si sente parlare di sovraffollamento delle carceri. Attualmente qual è la situazione a San Vittore?
La situazione è difficile. Abbiamo infatti 1458 detenuti a fronte degli 800 posti disponibili. La gran parte di essi - 1100 – è in attesa di giudizio e quindi, molti, verranno destinati ad altre strutture, per esempio a Bollate.
Stranieri?
Il 70% dei detenuti è straniero. Uno studio del 2008 rivela che sono arrivati a San Vittore 6993 persone, di cui 4713 extracomunitari.
In media, ogni giorno, quante persone vengono arrestate?
Una quarantina. Ieri, per esempio, sono state 41.
Maschi e femmine?
Il rapporto è iniquo. Le donne sono solo un centinaio.
È vero che esiste una struttura specifica per le detenute madri?
È vero. È contigua all’Ospedale Macedonio Melloni. In questa sede è più facile prendersi cura di chi ha dei figli da seguire ma allo stesso tempo non può abbandonare il carcere.
Fra gli stranieri chi commette più reati?
In carcere abbiamo soprattutto magrebini. A seguire albanesi, rumeni e sudamericani.
Quali i principali reati di accusa?
Prevalentemente quelli legati al mondo della droga.
Tra i dati più preoccupanti c’è quello secondo il quale, negli ultimi anni, c’è stato un incremento dei reati commessi dai più giovani...
Purtroppo. Fra i giovani adulti arrivati in carcere nel 2008, 1500 sono sotto i 25 anni; due hanno 18 anni, sessanta 19 anni. Poi ci sono 153 ventenni, 128 ventunenni, e 1036 ragazzi fra i 22 e i 25 anni. È anche sulla luce di questi dati che ci stiamo dando da fare per creare strutture in grado di seguire al meglio i giovanissimi.
Per esempio?
Abbiamo creato un’equipe interdisciplinare il cui scopo è quello di coinvolgere il più possibile i ragazzi in attività ricreative e lavorative. Abbiamo dei corsi di laboratorio musicale, disegno, scrittura... Compito degli esperti è quello di individuare le predisposizioni naturali di ogni singolo per indirizzarlo sulla giusta strada.
Quanto tempo passa dal momento in cui un detenuto viene incarcerato a San Vittore e poi indirizzato in un altro istituto?
Dipende dal tipo di reato.
È vero che in molte celle è stato necessario aggiungere una terza branda per i letti a castello, per far star comodi tutti?
In realtà ne sono state aggiunte molte di più: una quinta, una sesta, a seconda delle circostanze.
Due numeri per stimare il sovraffollamento?
In una cella da 3 vivono 6 o 7 detenuti.
La crisi colpisce anche San Vittore. In particolare c’è chi sostiene che i pasti, per cui sono stanziati 2 euro e 95 centesimi, sono insufficienti a soddisfare il fabbisogno della popolazione carceraria...
Questa è una sciocchezza. Peraltro cucinano gli stessi detenuti...
Nella Finanziaria 2009 sono previsti 133milioni di euro di tagli per il Dipartimento di amministrazione penitenziaria...
Non sono al corrente di questo dato, tuttavia comprendo la necessità del Governo di dover tagliare un po’ ovunque per far fronte alla grave crisi economica in atto.
Quali sono le principali associazioni di volontariato che intervengono per il benessere dei detenuti?
Ce ne sono tante: la Sesta Opera, l’Associazione Naga, l’Associazione Caminetti, Incontri e Presenza, Angel Service... Poi ci sono parecchi volontari inseriti in specifici progetti pedagogici.
Il capo del Dap – che dal 2 marzo è anche commissario straordinario per l’emergenza - deve preparare entro il 2 maggio il piano per la costruzione di nuove carceri voluto dal Guardasigilli Angelino Alfano. Quali sono le prospettive per Milano?
Entro il 2015 – quindi per Expo – dovrebbe vedere la luce la “Cittadella Giudiziaria”, una nuova struttura per accogliere i detenuti della città. (Gli spazi carcerari, dagli attuali 5.500 metri quadrati di San Vittore, arriveranno a 220mila. L’inizio dei lavori è previsto per il 2009, ndr).
Dove?
Zona Porto di Mare.
E San Vittore?
Non esisterà più.
Da che hanno è in piedi?
Dal 1879.
Da un punto di vista architettonico, però, si è rivelato un ottimo carcere...
Senz’altro. Ciò dipende dal sistema detto a ‘panottico’, con un corpo centrale che controlla tutti i raggi.
Alcuni giornalisti di Milanoweb hanno recentemente intervistato degli extracomunitari che vivono di espedienti. Alla domanda “non hai paura del carcere?”, hanno risposto “per niente”, sottolineando che solo così sono certi di poter contare su un letto e un piatto caldo.
È una triste realtà. Sicuramente le condizioni igieniche, sanitarie e alimentari di molti extracomunitari in carcere, sono migliori di quelle che sarebbero se vivessero per strada.
Ci dice qualcosa del San Vittore Sing Sing?
È una manifestazione canora che va avanti con successo da quattro anni. Ci sono dei gruppi rock come i Franco Branco e i Vlp Sound che fanno furore. Ne fanno parte sia detenuti che agenti.
Altre iniziative?
Tempo fa è venuta a cantare Antonella Ruggiero.
Se qualcuno vuole esibirsi a San Vittore cosa deve fare?
Fare richiesta. Se lo spettacolo è interessante saremmo lieti di promuoverlo.
Quanti agenti lavorano a San Vittore?
Circa mille.
Altri membri del personale?
Un centinaio di professionisti fra medici e psicologi.
C’è poi chi viene a visitare il carcere per ‘cultura’...
Spesso accogliamo le scolaresche. Ogni anno vengono a visitare San Vittore circa 4mila persone.

(Intervista condotta il 21 marzo 09. Fotografia di Dario Raimondi per Milanoweb)

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