lunedì 30 agosto 2010

Twenty Questions: Edizioni Ambiente


Incontriamo Maddalena Cazzaniga, della casa editrice Edizioni Ambiente, attiva in città da quasi venti anni. Il suo scopo? Diffondere la "cultura dell'ambiente" attraverso i libri e il sito internet reteambiente.it. La casa editrice presenta un ricco catalogo, comprendente autori ormai "classici" come Lester Brown, Amory Lovins, Norma Myers. Dal 1998 Edizioni Ambiente pubblica l'edizione italiana di State of the World, rapporto annuale sullo stato del pianeta elaborato dal Worldwatch Institute.
In che anno nasce la vostra casa editrice?
Nel 1993. È una casa editrice di nicchia, ma con una grande capacità di sguardo sul mondo, con autori di assoluta validità. Nel maggio 2007 la casa editrice si apre a un pubblico più ampio presentando la collana “VerdeNero. Noir di ecomafia” che ha visto coinvolti i migliori autori del noir contemporaneo italiano.
Quanti libri pubblicate ogni anno?
Una quarantina di titoli. Oltre alla saggistica, ai tascabili dell’ambiente e alla collana VerdeNero (che tra inchieste, romanzi e noir pubblica una quindicina di titoli) pubblichiamo annuari e volumi di normativa ambientale. Infine abbiamo una collana di architettura sostenibile e manuali di progettazione.
Narrativa straniera o italiana?
Entrambe. Se la saggistica guarda molto all’estero (autori come Vandana Shiva, Fred Pearce, Paul Hawken, George Monbiot e tanti altri), la collana VerdeNero si è finora occupata soprattutto di narrativa contemporanea italiana (Carlo Lucarelli, Massimo Carlotto, Wu Ming, Giancarlo De Cataldo ecc.) anche se inizia a scoprire autori stranieri (come la francese Alice Audouin con il suo “Emilie, ecologista in carriera").
Poesia?
No, poesia non è mai stata pubblicata, anche se questa domanda ci ha fatto venire un’ottima idea.
La prossima pubblicazione?
Settembre e ottobre saranno mesi di fuoco. Si parte con “Ladri d'immagini” di Luca Scarlini, in uscita l’8 settembre, un’inchiesta sull’artemafia.
Cosa ne pensate del fatto che ci siano case editrici che arrivano a chiedere fino a 8mila euro per pubblicare un esordiente dopo averlo paragonato a Faulkner e Hemingway?
Dovrebbero essere perseguibili penalmente loro e obbligati a un periodo di recupero terapeutico gli autori.
Quanti manoscritti vi arrivano ogni anno?
In quest’ultimo anno c’è stato un aumento esponenziale dei manoscritti che riceviamo, sicuramente per la maggiore attenzione nei confronti delle tematiche ambientali. Quantificando direi uno alla settimana.
In che percentuale la proposta di uno scrittore sconosciuto trova la via della pubblicazione?
Per quanto riguarda la narrativa non abbiamo mai pubblicato scrittori sconosciuti, avevamo bisogno di scrittori affermati per dare visibilità a un progetto come VerdeNero. Ora però stiamo valutando anche esordienti.
In che percentuale il lavoro di un editor influisce sul prodotto finale?
L’editor è una figura fondamentale. Così come il lavoro di tutta la redazione, dall’impaginatore al correttore bozze.
Quante copie prevede la prima tiratura di un nuovo testo?
Dipende dal titolo, dall’autore, dal prenotato in libreria. Di solito siamo sulle 2.000/2.500 copie ma alcuni titoli prevedono una tiratura molto più alta.
Avete provato a bocciare una proposta che poi, con un altro editore, si è rivelata un successo?
Finora non è mai successo, anche se qualche casa editrice “grande” ci ha soffiato dei titoli a cui tenevamo parecchio.
Potete dire il libro che vi è piaciuto di più, fra gli ultimi letti, non pubblicato però dalla vostra casa editrice?
Chiedendo qui in casa editrice:
Edoardo: “Storia della mia purezza” di Francesco Pacifico.
Maddalena: “L’uomo verticale” di Davide Longo.
Alberto: “Accabadora” di Michela Murgia.
Matteo: “La separazione del maschio” di Francesco Piccolo.
In generale, i tre libri della vita…
Edoardo: “American Psyco” di Bret Easton Ellis.
Maddalena: “La schiuma dei giorni” di Boris Vian.
Alberto: “Il bacio della donna ragno” di Manuel Puig.
Matteo: “Montagna incantata” di Thomas Mann.
E i tre dischi…
Edoardo: "Prototype Years" (Grooverider + altri).
Maddalena: "The Velvet Underground & Nico".
Alberto: "Uccelli d’Italia" degli Squallor.
Matteo: "London Calling" dei Clash.
Quando avremo anche a Milano il salone del libro 'alla torinese'?
Mai e forse non se ne sente neanche il bisogno. Piuttosto un salone del libro “alla romana” andrebbe meglio.
E adesso qualche domanda di carattere generale… Cosa ne pensate del fatto che Economist abbia definito il nuovo decennio appena iniziato "debtcade", cioè dei debiti?
Direi che non poteva fare altrimenti vivendo in un mondo dove la speculazione regna sovrana e si possono comprare anche i debiti di interi stati per poi rischiare di mandarli in rovina. Insomma quello che ormai da anni succede anche nelle migliori famiglie…
Come vivrebbe l'uomo se i suoi livelli di serotonina fossero tarati a un livello maggiore?
Vivrebbe decisamente meglio, sicuramente più felice.
Un voto alla televisione italiana…
Il candidato non ha raggiunto i requisiti minimi per poter essere valutato.
A Vladivostok ci sono le spiagge?
So che c’è il porto russo più importante del Pacifico. Ma nessuno qui c’è mai stato.
Qual è l'angolo milanese che vi affascina di più?
Siamo spesso e volentieri nei dintorni del quartiere Isola che stanno sventrando ma che mantiene un’identità fortissima, il Frida, l’Osteria dei Vecchi Sapori... Alcuni scorci di Brera, inoltre, sono bellissimi. O Moscova dove a pochi passi si concentrano la libreria del Mondo Offeso e la libreria Utopia.

venerdì 6 agosto 2010

Twenty Questions: Sironi Editore


Sironi Editore fa parte della grande famiglia Alpha Test, una società che opera a livello nazionale in tre settori: editoria, formazione e orientamento scolastico. Inizia la sua attività quasi vent'anni fa pubblicando manuali e testi di parascolastica. Oggi - in barba alla crisi - è una delle più belle realtà editoriali milanesi.
In che anno nasce la vostra casa editrice?
Sironi editore è un marchio di Alpha Test, casa editrice nata nel 1992. I primi libri Sironi sono usciti nel 2002.
Quanti libri pubblicate ogni anno?
Nel 2008 e nel 2009 per Sironi abbiamo pubblicato circa 15-20 novità. Nel 2010 e nel 2011 saranno di meno perché intendiamo investire di più su meno titoli.
Narrativa straniera o italiana?
Narrativa italiana, straniera e libri di divulgazione scientifica e saggistica.
Poesia?
No, solo un testo di saggistica dedicato alla poesia intitolato Come è fatta una poesia, scritto da Nicola Gardini.
La prossima pubblicazione?
In questi giorni è in uscita La battaglia delle farfalle, un reportage sulla creatura più fragile del pianeta, scritto da un reporter di guerra affascinato da quell’insetto e dal mondo che gli ruota intorno. Ha finito per scrivere di contrabbandieri, malviventi, ambientalisti, collezionisti e molto altro ancora.
Cosa ne pensate del fatto che ci siano case editrici che arrivano a chiedere fino a 8mila euro per pubblicare un esordiente dopo averlo paragonato a Faulkner e Hemingway?
Chiedere all’autore? Se è questa la domanda, a parte il discorso legato alla poesia dove le questioni sono più complesse, pagare per pagare meglio rivolgersi direttamente a uno stampatore stampando la quantità di libri che si ritiene utili da regalare ad amici e diffondere a mano. Sironi editore non pubblica libri a pagamento, pubblica solo i libri in cui crede dal punto di vista qualitativo e commerciale. Fa cioè esattamente il contrario, non chiede soldi ma li investe perché crede in quello che sta per pubblicare.
Quanti manoscritti vi arrivano ogni anno?
Quasi 1000.
In che percentuale la proposta di uno scrittore sconosciuto trova la via della pubblicazione?
In generale la percentuale è davvero minima e spesso sono i piccoli editori a pubblicarli. Come Sironi in passato la percentuale è stata alta nel senso che abbiamo pubblicato per lo più esordienti. Da un paio d’anni riceviamo maggiori proposte da autori già affermati e gli esordienti si chiamano Ambrosoli.
In che percentuale il lavoro di un editor influisce sul prodotto finale?
Noi siamo soliti contribuire non poco al risultato finale. Fa parte del lavoro di una buona casa editrice e di un buon editor.
Quante copie prevede la prima tiratura di un nuovo testo?
Dipende dal prenotato e dal titolo. Mediamente realizziamo una prima tiratura di 5000 copie ma ci guida il criterio per cui a ristampare un libro ci vogliono pochi giorni mentre di tirature eccessive sono morti molti editori.
Avete provato a bocciare una proposta che poi, con un altro editore, si è rivelata un successo?
Abbiamo deciso di non pubblicare per diversi motivi testi che sono poi stati pubblicati da altri editori. Un successo vero e proprio direi di no, anzi per fortuna è capitato il contrario: abbiamo scelto di pubblicare testi rifiutati che si sono poi rivelati un successo. Un esempio? Tullio Avoledo.
Potete dire il libro che vi è piaciuto di più, fra gli ultimi letti, non pubblicato però dalla vostra casa editrice?
In casa editrice abbiamo gusti abbastanza diversi, questo garantisce la possibilità di scelte più articolate. Un libro che mi è piaciuto? Ho appena finito La città dei ragazzi di Affinati (era sulla libreria da un po’), uno scrittore che stimo molto.
In generale, i tre libri della vita…
I libri “della vita” credo dipendano dal momento particolare che il lettore sta attraversando più che non dal libro in sé. A 12 anni ricordo di aver letto Bufalo Bill di Mino Milani, esperienza meravigliosa e memorabile. Ultimo memorabile? La strada di Cormac McCarthy.
E i tre dischi…
?
Quando avremo anche a Milano il salone del libro 'alla torinese'?
Non c’è bisogno di un Salone anche a Milano, ma bisogna che gli editori non diano per scontato la partecipazione a Torino in modo che i servizi e l’attenzione offerti a Torino siano di alto livello.
E adesso qualche domanda di carattere generale… Cosa ne pensate del fatto che Economist abbia definito il nuovo decennio appena iniziato "debtcade", cioè dei debiti?
Credo sia una definizione fondata e il mercato editoriale non fa eccezione, anche se per fortuna il gruppo Alpha Test/Sironi gode di ottima salute.
Come vivrebbe l'uomo se i suoi livelli di serotonina fossero tarati a un livello maggiore?
?
Un voto alla televisione italiana?
Si salvano davvero pochi programmi e a pagare il canone RAI si fa sempre più fatica, non per ragioni economiche.
A Vladivostok ci sono le spiagge?
?
Qual è l'angolo milanese che vi affascina di più?
Vicolo dei lavandai, dove ancora passa quel che rimane del Naviglio.