venerdì 4 settembre 2009

'Twenty Questions' a Giacomo Airoldi

Nome, cognome e luogo di nascita...
Giacomo Airoldi, Busto Arsizio.
Che soprannome aveva da piccolo?
Geki.
Il primo ricordo dell’infanzia?
Le prime esperienze su una macchina a pedali...
Su che giornale ha scritto il primo articolo?
Telesette.
Il nome del giornalista che, più di altri, ha influito sul suo stile...
A costo di apparire presuntuoso, nessuno.
In che percentuale gli assunti regolarmente in una redazione si possono dire ‘raccomandati’?
Dipende dai giornali.
Lenin diceva che “i comunisti sono la parte progressiva più risoluta dei partiti operai di tutti i paesi; Mussolini che “il fascismo non è un partito, ma un movimento”. Quale frase preferisce?
Ho sempre preferito essere in movimento.
Cosa ama di Milano?
Le librerie.
E cosa la disgusta?
Il fatto che con un po’ di buona volontà da parte di tutti si potrebbe renderla quasi vivibile, ma questa buona volontà non c’è.
Un vizio al quale non può rinunciare...
L’Inter.
Proust diceva: “Lasciamo le donne belle agli uomini senza immaginazione”. Come interpreta questa massima?
Non mi è mai piaciuto Proust.
L’effetto serra: è tutta colpa dell’uomo... Oppure: l’uomo non c’entra niente, è la natura che fa il suo corso...
Anche l’uomo ha messo del suo.
Scopriremo gli extraterrestri fra il 2015 e il 2025. È il parere di molti scienziati. Dovesse incontrarne uno affamato, che piatto gli consiglierebbe?
Tagliatelle.
Quanto è difficile pronunciare la parola “ti amo”?
È facilissimo.
Emily Dickinson spiegava così l’aldilà: “È invisibile come la musica, ma concreto come il suono”. Margherita Hack invece: “Io non credo assolutamente né a Dio, né all'anima, né all'aldilà: l’anima è nel nostro cervello”. Dove si ritrova di più?
Purtroppo con la Hack.
Quante mail riceve in media al giorno il direttore di un giornale importante come il suo?
Cinquanta, ma il mio giornale non è così importante.
E quante ore passa al telefono?
Due ore.
Salari bassi per molti, altissimi per pochi. È la cosiddetta crescita diseguale, (in inglese “growing unequal”, secondo l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). Perché l’uguaglianza sociale continua a essere un’utopia?
Perché l’egoismo regna sovrano.
La sera prima di addormentarsi... un quotidiano o un romanzo?
Due o tre romanzi (meglio gialli).
Un pomeriggio di relax: un disco rock o un cd di musica classica?
Classica mai, qualche volta rock.

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