martedì 1 settembre 2009

"In questo periodo va molto l'elettronica anni Ottanta"

“Black Hole”, vale a dire “Buco Nero”. Da dove nasce il nome del locale?
È per via del tipo di arredamento che contraddistingueva la struttura quando l’ho presa in gestione. C’erano degli oggetti – come una consolle vecchia ed annerita, una specie di astronave, delle facce da alieni – che ricordavano lo spazio e così...
Quando inizia l’avventura del Black Hole? Nel 1998. L’anno scorso abbiamo festeggiato i dieci anni di attività.
Chi sono i frequentatori abituali del locale? Ce ne sono di ogni genere ed età. Si va dai ragazzi di 18 anni amanti per esempio delle serate dark, a signorotti di 50 e 60 anni, molto più interessati al jazz, al pop, o al rock. Il Back Hole è seguito anche da molti ragazzi universitari.
Spazi a disposizione?
Ne abbiamo tre: la Sala Rossa, la Sala Leoni e l’area esterna. La prima è quella più importante, completamente ristrutturata nel 2002. È caratterizzata da comodi divanetti disposti in aree da 7 a 15 posti a sedere, posizionati lungo il perimetro del locale. C’è un palco dove ospitiamo band che suonano dal vivo e il bancone del bar. La Sala dei Leoni è più piccola della prima ed è stata inaugurata nel 2003. In questa sede le persone amano tirare tardi in una cornice elegante e confortevole. Il ‘Giardino estivo’ risale al 2003. Sono 1800 metri quadri all’aperto – che possono accogliere fino a 2.500 persone - con molti gazebo, poltrone in vimini, tavoli, un American bar e naturalmente una spaziosa pista dove ballare.
Al posto del Black Hole tempo fa sorgeva lo stabilimento dell’“Amuchina”. Cosa resta oggi della vecchia struttura?
Resta lo scheletro del locale, diciamo la parte esterna. All’interno abbiamo rifatto tutto, a partire dalle vasche che venivano utilizzate per produrre il disinfettante.
Ci racconti qualcosa della serata dark?
È una serata che organizziamo da nove anni e che ogni anno ci dà soddisfazioni. Si tiene tutti i mercoledì al Black Hole. Di solito apriamo le serate dark con un gruppo musicale, in seguito – dopo la mezzanotte – comincia il lavoro dei Dj che prosegue fino alle 5 del mattino.
E delle altre serate?
Il venerdì lo dedichiamo soprattutto all’indie pop. Il sabato alla musica commerciale e all’elettronica anni Ottanta.
Quali sono i gruppi musicali preferiti dai frequentatori del Black Hole?
In questo periodo va molto l’elettronica anni Ottanta, stile Depeche Mode.
Qualcosa di indie alla Klaxon, Kooks...
Al venerdì.
Ci dici il nome di qualche Dj?
Max Martino, Mr Ico B...
E le band dal vivo che musica propongono?
Un po’ di tutto. Pop, metal, elettronica. Ogni tanto abbiamo anche delle cover band.
Prossimo appuntamento da non perdere al Black Hole?
Sicuramente la serata dedicata al carnevale di sabato 28 febbraio.

(Intervista condotta il 21 febbraio 09)

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