martedì 23 novembre 2010

"Noi non siamo per il copyright, ma per il copyleft"

MW incontra Pippo Civati all'indomani del congresso "Prossima fermata: Italia", conclusosi il 7 novembre, presso la stazione Leopolda di Firenze. Il cosiddetto "raduno dei rottamatori" s'è rivelato un successo, anche grazie all'interessante intervento di Civati, che ha trattato un po’ tutti i temi caldi del momento: crisi di governo, problema della casa, "rottamazione". Civati è nato a Monza nel 1975. Si è laureato in filosofia nel 2004. La sua carriera politica prende il via nel 1997 con l'elezione al Consiglio comunale di Monza; nel 2008 diviene segretario cittadino dei Democratici di Sinistra. Dal 2005 è consigliere regionale in Lombardia: oggi fa parte del gruppo consiliare del PD.
Un voto alla convention dei cosiddetti "rottamatori" da poco conclusasi…
10 e lode. E stiamo bassi.
Non tutti però sanno chi sono i "rottamatori". Lo puoi ricordare?
È una semplice espressione, sicuramente discutibile, nata in seguito all'intervista a Repubblica realizzata da Renzi.
Qual era l'intenzione originaria?
Far luce sulla necessità di far sapere che noi siamo contrari ai mandati elettorali superiori ai tre anni. Dopo tre anni di mandato un vero politico dovrebbe tornare a fare quello che ha sempre fatto.
Dunque è una parola che è stata strumentalizzata...
Era fin dall'inizio una provocazione e come tale va considerata. In ogni caso sono altre le cose a cui guardare.
Non vale la pena fissarsi sulle parole.
Non vale la pena guardare il dito che punta alla luna.
In un tuo recente discorso affermi che "la prima Repubblica è finita come sappiamo, la seconda non è mai iniziata e ora è arrivato il momento della terza". Chi guiderà la terza Repubblica?
Difficile dirlo. Di certo non dovrebbero essere coloro che hanno fatto politica dal '94 a oggi, ma nemmeno gli oppositori che di fatto non hanno mai saputo contrastare la maggioranza.
Fini?
Fini non è credibile. Come fa uno che arriva dal fascismo a schierarsi con Berlusconi e poi pensare di allearsi con la sinistra?
Quindi chi guiderà la terza Repubblica?
Auspico una classe politica completamente rinnovata. Non basta "assumere" giovani nella segreteria di un partito, "rinnovare" significa rinnovare da cima a fondo.
Importante dire comunque che non è vostra intenzione creare una corrente a se stante, poiché intendete "organizzare il consenso intorno al Pd e al centrosinistra". In che modo pensate di creare un filo conduttore concreto fra i "rottamatori" e Bersani?
Tutte le cose che abbiamo detto sono a disposizione di Bersani. Noi non siamo per il copyright, ma per il copyleft.
Puoi spiegarci meglio?
Se un'idea è buona è giusto che ne usufruiscano tutti, senza necessariamente rivendicare "l'appartenenza". Una buona idea deve fare l'interesse di un certo schieramento, indirettamente da chi l'ha proposta. Le nostre idee, dunque, sono al servizio del Pd.
Ti riferisci a proposte simili al Pd tradizionale, ma con una marcia in più…
Mettiamola così.
Perché la parola "leader" porta sfiga?
Beh, non mi sembra che i leader politici di sinistra abbiano goduto di particolare successo negli anni della seconda Repubblica. Ogni leader, in pratica, ha fallito nel tentativo di fronteggiare la maggioranza berlusconiana.
Cos'è mancato?
La passione, il sentimento.
C'è chi, però, associa la vostra azione a una sorta di retorica tardo obamiana…
Sinceramente lo prendo come un complimento. Se essere 'popolari' significa esprimersi chiaramente e con successo, ben venga. Io credo che si debba portare più rispetto per certi avvicendamenti politici.
Per esempio?
Al di là della nostra azione che ha portato al coinvolgimento di 25mila persone via internet, andrebbe riflettuto anche sul successo di Beppe Grillo e sulla vittoria di Vendola alle primarie in Puglia.
Quali i vostri temi prioritari?
Ambiente, cittadinanza, fisco.
Bello sentirvi dire che i "promettenti", finalmente, avranno la meglio sui "conoscenti". Ma tu non avresti difficoltà a "dire no" a una persona che ti è particolarmente vicina?
No. Dobbiamo uniformarci alla lealtà di non coinvolgere amici o parenti nella nostra battaglia politica e puntare tutto e solo sulla meritocrazia. Ecco perché un altro tema caldo della nostra iniziativa politica è la scuola. Alla scuola bisogna guardare per individuare il futuro, colui che ha i numeri per farcela e quindi formare la nostra classe dirigente.
Cosa succederà se si continuasse a favorire i conoscenti?
I ricchi diverrebbero sempre più ricchi, e i poveri più poveri, e il malcontento regnerebbe sovrano.
Nel tuo intervento sei riuscito in più occasioni a scuotere la coscienza civile di molti giovani nati negli anni Settanta (come il sottoscritto), riferendoti a temi come quello della casa. Tu dici che qualche nostro genitore è riuscito a regalarci una casa, di certo, però, noi non riusciremo a fare altrettanto…
Noi non potremo farlo, perché non esistono più io presupposti per farlo. Per questo motivo è necessario formare una classe dirigente giovane, che tenga innanzitutto conto dei bisogni di questa generazione.
Si parla di filosofia morale e di mancanza di morale nella politica. In che modo, dunque, la filosofia potrebbe aiutare la missione di un politico?
La filosofia può essere di grande aiuto nel momento in cui ci si rende conto che l'attività di un politico non deve avere zone d'ombra, deve essere completamente trasparente. Deve essere come dovrebbe essere il rapporto puro e rispettoso fra due fidanzati. Solo così si può smuovere davvero la coscienza collettiva, indirizzandoci verso un futuro più felice.
Il Berlusconismo è al tramonto? In questi giorni un articolo su Repubblica parlava dell''inizio della fine dell'impero"…
Di certo esiste una crisi strutturale di un sistema che non sta combinando nulla da anni. Perfino i problemi che sembravano risolti - come i rifiuti di Napoli - si sono ripristinati.
Berlusconi quindi?
Non so. Ogni volta che sembra sul punto di "mollare", poi s'inventa qualcosa e in qualche modo riesce sempre a cavarsela. Andiamo cauti con le affermazioni.
L'altro giorno a San Babila a Milano c'è stato l'intervento di un fedele di Boeri. Il suo intervento è durato circa 15 minuti. E in un quarto d'ora non ha fatto altro che rinfacciare al premier di essere un puttaniere. Quando avremo la possibilità di confrontarci con un politico in grado non solo di concentrarsi sulle magagne dell'avversario ma anche su dei programmi veri e concreti?
Io spero presto. Personalmente mi sono sempre attenuto a questa regola. La critica deve sempre essere completata da una controproposta, sennò non ha alcun senso puntare il dito sull'avversario se non si hanno idee per contrastarlo efficacemente.
In che modo quindi è possibile replicare concretamente alle condotte poco ortodosse del premier?
Sottolineando che il problema Ruby non è solo relativo a un presidente del Consiglio che ama circondarsi di escort, ma è anche e soprattutto quello legato alla condizione femminile spesso bistrattata e al modo degli stranieri.
Cosa ne pensi dei quattro candidati alle primarie per il centro-sinistra a Milano?
Li stimo tutti e quattro, anche se conosco poco Sacerdoti. Ho visto parlare più volte Pisapia, ma credo che Boeri avrebbe potuto contrastare la Moratti con più forza. Personalmente ho una riverenza sacrale per Onida.
Anche tu ti sei dato da fare per le primarie…
Ho lavorato perché l'uscita dei candidati fosse contemporanea, sottolineando il "fattore unità".
Sacerdoti, però, se avesse vinto Boeri non l'avrebbe appoggiato…
Tuttavia durante la fase organizzativa iniziale, Sacerdoti non si era ancora presentato.
Parliamo "bene" d'immigrazione…
Occorre iniziare a dire la verità.
Qual è la verità?
Tutto quello che ci viene detto quotidianamente sul mondo immigrati non è reale. Gli immigrati non vanno inquadrati né come una risorsa, né come un problema. Gli immigrati sono 5 milioni di persone - gran parte dei quali lavoratori - che faticano ogni giorno a tirare avanti, e probabilmente consentiranno di pagarci le nostre pensioni.
Il problema va affrontato anche e soprattutto in ambito lavorativo...
Naturalmente. Se le aziende assumono in nero, mandano all'aria qualunque buon proposito di migliorare la situazione immigrati. E in ogni caso non ci si può dimenticare dei diritti umani e del lavoro sottopagato.
Stai combinando qualcosa per Monza, tua città natale?
Stiamo cercando di spiegare che la Villa Reale non è da privatizzare; stiamo lottando contro la cementificazione selvaggia del territorio e la speculazione edilizia; stiamo contrastando la criminalità organizzata: prima la mafia in Brianza non esisteva.
C'è poi l'annoso problema dei trasporti…
Bisogna potenziare soprattutto la circolazione ferroviaria.
Anche la metropolitana… Si potrebbe appoggiare la proposta di Salvini di riservare dei convogli solo ai milanesi…
Poi, però, io e te che veniamo dalla Brianza rimaniamo a piedi.
Bre-be-mi e tangenziale est-esterna?
Sono scettico su entrambi i progetti. Va bene inaugurare un nuovo cantiere, ma bisogna anche essere chiari sui tempi di lavoro e sugli obiettivi.
La tua prossima uscita pubblica?
Ti direi quella del 14 dicembre con Onida a Milano.
Location?
Non la sappiamo ancora ma sarà disponibile sul mio sito a breve.

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