mercoledì 30 dicembre 2009

"Parliamo di integrazione, senza demagogia"

Da qualche mese è responsabile della vicepresidenza alla Provincia. Può raccontare ai nostri lettori le sue prime mosse?
Al di là degli aspetti organizzativi, fra le prime mosse c’è stata quella di sistemare il bilancio, dopo il buco lasciatoci dalla passata legislatura. Poi abbiamo dovuto sostenere dei tagli, senza però penalizzare i comuni.
E per ciò che riguarda la cultura?
Manteniamo gli eventi ‘storici’ intoccabili come Invito a Teatro, che richiama ogni anno migliaia di appassionati. E’ inoltre appena finita la rassegna cinematografica curata da Maurizio Cabona, Invictis Victi Victuri. Per ciò che riguarda le nuove iniziative siamo lieti di proporre una stagione teatrale particolare coinvolgendo 17 teatri: 8 spettacoli a 68 euro. Per ora abbiamo a che fare solo con teatri milanesi, ma in futuro vorremmo coinvolgere anche le sale di provincia. Poi citiamo la mostra allo spazio Oberdan sulla caduta del muro di Berlino – con la partecipazione di Vittorio Sgarbi – che proseguirà sino a fine novembre.
Altre iniziative?
Parliamo di integrazione, senza demagogia. Un’integrazione che punta a far conoscere e valere le nostre tradizioni, la nostra cultura e la nostra lingua.
In che modo?
Con corsi di lingua e offrendo agli stranieri strumenti per diventare cittadini italiani.
Parlando di integrazione non si può fare a meno di citare uno dei problemi più grossi per la città di Milano (e la provincia): i rom. Come pensate di venire a capo della situazione?
È un grosso problema di ordine pubblico. Per i rom regolari bisogna predisporre delle aree ben definite e vigilate, per gli altri va previsto il rimpatrio.
E per chi commette reati?
Sai cosa dice Prosperini?
Più o meno...
Barchetta, cammello e torni a casa tua... Espulsione secca.
Addirittura...
Non si fa integrazione mandando la gente ai semafori a chiedere l’elemosina.
Altro tema caldo è quello degli islamici. Mai stato in una moschea?
No.
Non le piacerebbe fare un giretto?
Non è tra la mie attuali priorità.
Come vede il dialogo fra cristiani e musulmani?
Il punto è assai delicato. Io ho rispetto per tutte le religioni. Tuttavia qui siamo in Italia, perciò non vedo perché si debba mettere il cristianesimo al pari dell’islam.
Crede che dietro l’esplosione di una bomba - poche settimane fa - presso la caserma di Santa Barbara ci sia qualche trama terroristica?
Non lo so. Tuttavia credo che se una persona arriva a fare quel che ha fatto Game, è facile possa esserci alle sue spalle una strategia di qualche tipo. La risposta ce la darà la magistratura, indagando sul caso.
Come fa a gestire le numerose cariche che contraddistinguono il suo operato?
In realtà da quando sono vicepresidente della Provincia mi sono dimesso da vicesindaco di Segrate e da Vice coordinatore vicario del Pdl della città di Milano.
Lei comunque rimane un politico anomalo, poiché continua a gestire una sua attività...
Sono un ingegnere elettronico laureato al Politecnico, e come tale amo portare avanti la mia professione legata a questo ambito professionale. Lavoro dal 1983 presso un'azienda giapponese che si occupa di componenti elettronici per la ricerca e l’industria.
S’è sentita anche da voi la crisi?
Inevitabilmente. Tuttavia non ci sono stati licenziamenti e questo è stato un bel risultato.
Silvio Berlusconi parla già di ripresa...
Bisognerà vedere da aprile in poi. Secondo me per tornare ai livelli produttivi pre-crisi ci vorranno almeno due anni. In ogni caso la ripresa si sta già facendo sentire.
Cosa ci dice della sua esperienza con la Colli?
È stato molto stimolante ma anche faticoso. Gestivo cinque deleghe, fra cui Protezione Civile e agricoltura. Abbiamo rivalorizzato i parchi e le aree verde lombarde come non era mai stato fatto prima. Per ciò che riguarda la Protezione Civile abbiamo condotto un gran lavoro, anche grazie alle migliaia di volontari attivi nel Milanese.
E la delega alle cave?
Anche questa è stata una mia mansione.
Quali sono le cave più importanti?
Le zone ideali per l’escavazione sono quelle attorno a Malpensa, e in generale tra il nord ovest e l’Altomilanese.
Sente ancora la Colli?
Ci siamo visti in occasione della vittoria di Podestà, ma ci sentiamo meno.
Ha conosciuto Gaber?
No, però ho partecipato al dolore della moglie, in occasione della sua perdita. Devo dire che non conoscevo molto bene le canzoni di Gaber, ma durante il periodo della sua scomparsa ho avuto modo di scoprire il suo genio e la sua bravura. Adesso posso dire di apprezzarlo come pochi altri.
Cosa le piace di Milano?
Probabilmente la zona storica del centro, via Dante, Duomo, Castello Sforzesco. Sono posti con un fascino e un’energia impareggiabili.
E in Provincia?
La lista è troppo lunga; penso ai Navigli, al Parco del Ticino, all’abbazia di Morimondo…
Cosa non le piace di Milano?
Soprattutto il traffico.
I Maya prevedono la fine del mondo entro il 2012. Lei cosa ne pensa?
Con tutto il rispetto per la storia che rappresentano i Maya, francamente non credo a questa previsione. In ogni caso, vorrei che quanto meno ci fosse concesso di finire il mandato amministrativo della Provincia, che scade nel 2014...

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