mercoledì 3 marzo 2010

"Le foreste lombarde assorbono il 10% delle emissioni totali della Regione"

Incontriamo Paola Brambilla, presidente del WWF Lombardia dal 2002, già Consigliere nazionale del WWF Italia dal 2006 al 2009, e ora anche delegato nazionale WWF per EXPO 2015.
È tempo di elezioni. In che modo il Pirellone può contribuire alla salvaguardia della natura in Lombardia?
Mettendo semplicemente al centro di ogni politica l’obiettivo di migliorare l’ambiente e la salute dei cittadini lombardi. Costruendo, a fianco dei servizi pubblici tradizionali, dei servizi pubblici ambientali efficienti. Per questo sono indispensabili politiche lungimiranti e investimenti adeguati, come ogni altro servizio pubblico, e forse anche di più.
Quali i temi chiavi delle campagne del WWF?
La fornitura di beni naturali: acqua, prodotti agricoli, legname. Le azioni di regolazione: mantenimento della stabilità del clima, controllo delle alluvioni e delle siccità, depurazione dell’acqua. Le attività di sostegno: formazione e rigenerazione della fertilità dei suoli, mantenimento della biodiversità.
Cosa si può dire della biodiversità lombarda?
La Lombardia - nonostante il luogo comune che la ritrae solo come un territorio industrializzato, che produce più del 26% del Pil nazionale - è un'area geografica che possiede numerose specie animali e vegetali. Il tutto dipende dall'eccezionale varietà di ambienti naturali che ospita (quasi settanta tipologie diverse, dai ghiacciai permanenti, alle dune dell’entroterra) e alle diverse condizioni microclimatiche che si estendono dall’arco alpino alla pianura padana.
Che relazione c'è fra le nostre foreste e l'assorbimento di anidride carbonica, principale gas serra?
Le foreste lombarde assorbono 8,6 Mt/anno di CO2, il 10% delle emissioni totali della Regione.
Da una parte Filippo Penati, recentemente sconfitto alle provinciali da Guido Podestà, dall'altra Roberto Formigoni, da tre legislature al comando della Regione. Su chi puntano gli occhi di Paola Brambilla?
La nostra associazione, per la sua caratura internazionale e la sua missione, che necessita d'indipendenza di giudizio e imparzialità, è apartitica; ciò non vuol dire che non si possano esprimere giudizi e valutazioni sulle politiche ambientali.
Quindi?
Beh, possiamo dire che in Lombardia la tutela della biodiversità e dell’ambiente devono e possono essere più decise, incisive e forti, come le vorrebbero e come si meriterebbero tutti i cittadini lombardi.
Quali i momenti migliori del rapporto WWF-Regione dall'inizio del Duemila ad oggi?
Forse - a parte la questione caccia - proprio questi ultimi sei mesi. È stato, infatti, approvato il piano paesistico regionale, che disegna non solo il paesaggio da tutelare e valorizzare, ma anche la rete ecologica: sarà un importante e valido quadro di riferimento per i nuovi pgt dei comuni lombardi, chiamati a ridurre il consumo di suolo e a promuovere scelte di sostenibilità.
Qualcos'altro?
È stata appena approvata la legge sulla valutazione d’impatto ambientale, frutto di un confronto partecipativo tra Regione e associazioni ambientaliste, che detta le linee per la nuova valutazione dell’impatto ambientale di tutte le opere di un certo rilievo, dagli inceneritori, alle discariche, dalle cave, alle centrali energetiche.
Comune, Provincia, Regione. Chi ha più a cuore l'ambiente?
Forse, in questo momento, i comuni, fermamente decisi a difendere i propri cittadini dal punto di vista ambientale.
Un'operazione già andata a buon fine?
Recentemente i comuni hanno applicato con giudizio il 'piano casa'. Si sono dati da fare per tutelare i loro luoghi e il loro ambiente, e hanno trasmesso questo stimolo positivo anche alle istituzioni più alte.
A livello regionale quanti sono i lavoratori coinvolti nel WWF e quali le loro mansioni?
Il WWF Italia, a Milano, ha una sede che si occupa di tutta l’ecoregione alpina, ovvero del territorio che va dalla Val d’Aosta e Piemonte, al Friuli Venezia Giulia, e dalle Alpi, al Po; lo staff ecoregionale è composto da 15 persone che si occupano di fauna, flora, acqua, territorio, energia, cooperazione internazionale, relazioni col mondo dell’impresa, in stretto contatto con il volontariato.
È vero, quindi, che sono attivi anche diversi volontari?
A livello regionale il WWF ha una ventina di associazioni che presidiano il territorio a livello locale. Queste strutture partecipano ai processi di pianificazione del territorio, collaborano con le amministrazioni nella costruzione d'iniziative di valorizzazione ambientale, si occupano di educazione e campagne di sensibilizzazione, e sostengono attivamente con il proprio impegno quotidiano le oasi del WWF e i C.R.A.S. (centri di recupero della fauna selvatica) del WWF, dove ogni anno migliaia di animali vengono ricoverati e curati, e poi rimessi in libertà.
Che differenza c'è fra volontariato 'ambientale' e 'sociale'?
La prima forma di volontariato è più difficile. Una persona può, infatti, dirti grazie, la natura no.
Iniziative particolari da segnalare per il 2010?
Con il 2010 si apre l’anno internazionale della biodiversità, che il WWF ha inaugurato con il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki Moon proprio qualche settimana fa. Il tasso di perdita della biodiversità (legato all’azione umana, non per nulla qualcuno ha scritto che siamo nell’Antropocene) è in continuo aumento, e dobbiamo fermarlo: per questo abbiamo promosso iniziative a livello anche nazionale e regionale per l’adozione di politiche e impegni vincolanti efficaci.
Quali e quanti sono i parchi seguiti direttamente dal WWF?
In Lombardia gestiamo 13 oasi WWF e 1 oasi affiliata WWF, in cui tutti i giorni ci prendiamo cura di importanti ecosistemi (boschi, torbiere, fontanili), che spesso sono anche riserve naturali o siti di importanza comunitaria, aperti a tutti; quest’anno la festa delle oasi si terrà il 24 maggio, data per cui tutte le oasi lombarde programmano aperture con visite guidate, iniziative ed eventi interattivi.
Quali e quante sono le specie animali locali in pericolo?
L’ultima edizione della Lista rossa dell’IUCN, Unione internazionale per la conservazione della natura, annuncia che a livello mondiale un quarto delle specie (mammiferi, pesci, uccelli, anfibi) è a rischio. In Lombardia, in particolare, sono notoriamente in pericolo l’orso bruno alpino, la lince, la pernice bianca, il lupo.
Eppure si sente dire in giro che il lupo è in crescita…
Ci sono degli spostamenti significativi che inducono a credere che il lupo sia in espansione. In realtà, in tutt'Italia, ci sono al massimo 700 lupi. 350 dei quali presenti sulle Alpi. Il lupo è tuttora inserito nella Lista Rossa nella categoria “vulnerabile”: fucili, trappole, tagliole e bocconi avvelenati colpiscono ogni anno un numero di lupi pari a circa il 20% dell'intera popolazione.
Come è possibile sensibilizzare le nuove generazioni al problema ambientale?
I sondaggi (l’ultimo di Hera e Fondazione Golinelli di qualche giorno fa) ci dicono che le giovani generazioni sono già sensibilizzate: oltre il 30% dei ragazzi pensa che il problema del degrado ambientale sia più rilevante della crisi economica (che si ferma al 23%); il 60% si considera abbastanza sensibile ai problemi ambientali e un altro 10% addirittura “molto sensibile”; addirittura l'80% degli intervistati vorrebbe saperne di più, e un ragazzo su cinque considera fondamentale l'azione che ogni singola persona può compiere (o non compiere) per rispettare e tutelare l'ambiente. Sono dunque già sensibili, vanno aiutati a capire e ad approfondire meglio le ragioni della tutela dell’ambiente e le azioni a disposizione.
Voi cosa proponete?
Noi abbiamo campi vacanze, proposte di volontariato nelle nostre sedi e nelle nostre oasi. Proponiamo corsi di formazione post-universitaria e master in collaborazione con le università.
Cosa ne pensa dell'approvazione dell'emendamento che apre alla caccia tutto l'anno?
Si tratta di una barbarie, una boutade di sapore elettoralistico in controtendenza sia con lo stato di salute della fauna selvatica, sia con il parere degli italiani, per nulla favorevoli ad una dilatazione dei tempi e delle forme di caccia. Peraltro è in contrasto anche con le norme comunitarie e con i recentissimi insegnamenti della Corte Costituzionale, che ricorda che la fauna selvatica deve essere protetta anche con la fissazione di periodi standard di silenzio venatorio.
E dei 180milioni di finanziamento tagliati per la riqualificazione del Po?
Siamo sconfortati perché è una scelta che va contro le necessità ambientali. Speriamo che si tratti di una momentanea difficoltà e non invece di una scelta che preluda alla bacinizzazione del Po.
Cos'è la Campagna "101 tetti solari in ogni città"?
Un’iniziativa che ambisce a un taglio di circa 16mila tonnellate di CO2, obiettivo che si potrebbe raggiungere se tutti i Comuni della Provincia di Milano realizzassero 101 tetti con pannelli solari fotovoltaici.

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