lunedì 22 marzo 2010

"La sinistra ha messo in lista Rovyna, che ancora oggi nessuno sa a quale identità corrisponda"

Ringraziandola per averci ricevuto, vorremmo iniziare con l'argomento del giorno: il caos delle liste. Fortunatamente s'è giunto a un accordo tale per cui i lombardi potranno votare senza problemi anche per il Pdl. Come avete vissuto questa disavventura?
Le nostre firme erano regolarissime e il Tar non ha fatto altro che confermare quello che noi andavamo dicendo da subito. Gli elettori di centrodestra sono stati sottoposti a una grave ingiustizia: per cinque giorni è stato detto loro che non avrebbero potuto votare. La reazione del nostro popolo, sempre composta e mai urlata, è stata eccezionale: sappiamo trarre il bene anche dal male e sono convinto che milioni di cittadini lombardi confermeranno con il loro voto il sostegno alla coalizione che da 15 anni ben governa Regione Lombardia. La manovra a danno del centrodestra è stata sventata senza neppure l’aiuto del decreto del governo. Ora vogliamo sfruttare tutti i giorni della campagna elettorale per illustrare la nostra proposta e per confermare la sintonia tra i lombardi e i nostri valori, le nostre idee e i nostri programmi.
Penati parla di "dubbi di incostituzionalità". Fassino dice che per la destra "non valgono leggi, norme, procedure, certezza del diritto. L'unica cosa che conta è la convenienza di chi comanda". Civati afferma che "chi ha un problema come un certificato, cui manca un timbro d'ora in poi potrà chiamare Formigoni". Come commenta queste affermazioni?
Lascio che a commentare sia la sentenza del Tar: ci ha dato ragione, anzi straragione. Gli oppositori dovranno rimangiarsi i loro insulti. Altro che timbri: la sinistra ha messo in lista Rovyna, che ancora oggi nessuno sa a quale identità corrisponda, se si tratti di una drag queen o di un non meglio precisato collettivo a sostegno della candidatura di Penati.
In tempo di crisi l'argomento più ricorrente è il lavoro (che sempre più persone perdono). Il Pdl cosa propone per salvaguardare i lavoratori più precari?
Abbiamo varato un Pacchetto di provvedimenti anti-crisi con un investimento di 600milioni mirati soprattutto a rafforzare il sistema delle garanzie e del credito per le imprese. Ai disoccupati abbiamo invece proposto di utilizzare il tempo di forzata assenza dal lavoro in funzione della riqualificazione professionale. Attraverso gli strumenti della Dote Formazione (specializzazione di giovani laureati, diplomati o in uscita dal quarto anno di istruzione e formazione professionale) e con la Dote Lavoro (riqualificazione e al reinserimento lavorativo di disoccupati e cassintegrati) . Senza dimenticare la Borsa Lavoro regionale: dall’inizio dell’anno 2009, su 56mila cittadini che hanno ricercato lavoro, 15.566 hanno trovato una nuova occupazione.
Agnoletto propone un salario sociale per chi non ha alcun contratto e rimane all'improvviso senza impiego…
È la solita ricetta assistenziale che non crea certo nuovo lavoro ma solo deficit pubblico. No, la nostra proposta è più radicale. La Regione ha contribuito in modo determinante al passaggio dal “welfare della necessità” al “welfare della opportunità”, centrato sulla volontà della persona di rimanere attiva nella società. L’accordo Stato Regioni sugli ammortizzatori sociali è stato un esempio positivo in questo senso: il lavoratore in cassa integrazione riceve infatti un’integrazione al reddito per compiere percorsi formativi e di riqualificazione. In questo modo la persona investe nella propria crescita professionale, per poter rientrare con più efficacia nel mondo del lavoro. L’accordo siglato lo scorso autunno tra Regione Lombardia e Ministero dell’istruzione, è un altro esempio significativo di questo nuovo welfare. Grazie al cofinanziamento regionale di 15milioni di euro, viene offerta un’integrazione al sussidio di disoccupazione ai lavoratori precari della scuola, iscritti nelle graduatorie permanenti ma senza contratto nell’anno scolastico in corso.
Altro tema caldo del momento è l'immigrazione con i gravi disordini sorti in via Padova. In che modo la Regione intende affrontare il problema?
Concepire quartieri a mix sociale e abitativo è la sola e reale soluzione per evitare l’effetto banlieue e favorire l’integrazione con gli stranieri che vengono nella nostra regione desiderosi di lavorare e adeguarsi alle nostre leggi e stili di vita. La difficile situazione in cui versano tanti quartieri, deriva dalla concentrazione di tutto il disagio sociale in una sola area. Occorre stabilire delle quote immigrati anche per gli insediamenti abitativi, in modo da governare senza traumi la convivenza tra italiani e stranieri.
Ora che l'ordine è stato ristabilito, è ancora dell'idea che "Penati farà la fine di Martinazzoli"?
Certissimo e convintissimo. Anche perché la competizione è molto ampia: Pezzotta e Agnoletto stanno continuando a erodere voti proprio a Penati.
Berlusconi dice che Formigoni vincerà con il 60%...
Il distacco dai miei competitors è ancora molto significativo. Ma userò i prossimi giorni per affascinare ancora più lombardi al programma che ho steso insieme ai miei collaboratori e ai tantissimi cittadini che mi hanno inviato le loro proposte.
Se vincerà le elezioni Formigoni, sarà la sua quarta volta. Alcuni politici lo ritengono un attentato alla democrazia. Come si difende il governatore della Lombardia?
Sciocchezze, lasciamo che il popolo sovrano si esprima. Chi dice che sono stanco forse non ha partecipato agli incontri della mia campagna elettorale: la gente mi sostiene e certamente se ho deciso di candidarmi per la quarta volta è proprio perché c’è in gioco non una regione qualsiasi ma la Lombardia. L’emozione e la forza di guidare questa regione equivale a mettersi alla guida di una Ferrari, quella dei sette titoli mondiali e quella che oggi è tornata grande con Alonso.
Cos'è cambiato in Regione rispetto alla sua prima esperienza di governatore?
Moltissime cose sono cambiate in questi 15 anni di legislatura del centrodestra. Una per tutte: la sanità e il diritto alla libertà di cura. La “storica” riforma sanitaria del 1997 ha permesso ai cittadini lombardi, indipendentemente dal loro reddito, di contare sulla migliore qualità di cura, scegliendo il medico e l’ospedale. Senza deficit nel bilancio né tagli agli investimenti. Ho evitato una sanità in passivo, che aveva un indice di soddisfazione dei cittadini bassissimo, code di attesa enormi anche in settori delicati come la cardiologia. Eravamo sotto ogni media non dico delle regioni europee, ma di quelle italiane. Oggi abbiamo una sanità in pareggio, con un indice di soddisfazione superiore all'80%; siamo riconosciuti come il sistema migliore della sanità anche in Europa e abbiamo punte di eccellenza assolutamente mondiali. Abbiamo realizzato dieci nuovi ospedali di ultimissima generazione che migliorano ulteriormente la qualità dei servizi. E poi le politiche a favore della famiglia o quelle delle grandi opere e delle infrastrutture. Da Malpensa all’Alta velocità ferroviaria, fino ai collegamenti autostradali, fino alla promozione del Made in Lombardy nel mondo. Senza dimenticare le leggi di avanguardia per la lotta all’inquinamento e sulla sostenibilità ambientale. Infine, credo di avere inaugurato un modo nuovo di fare politica, impostato sulla sussidiarietà e la partecipazione.
Qual è il suo parere sull'Udc, perennemente in bilico fra una coalizione e l'altra?
Abbiamo governato insieme per 15 anni, ora hanno deciso di prendere un’altra strada. Chi è causa del suo mal pianga se stesso... Devo però notare che gli elettori cattolici, moderati, riformisti, la scelta l’hanno già fatta: non possono stare equidistanti tra chi difende la loro presenza sociale e civile e chi no, tra chi ha la possibilità di portare la Lombardia fuori dalla crisi ponendo al centro la famiglia e chi non riconosce la libertà di scelta in sanità o nella scuola.
Ci dice qualcosa del nuovo centro di adroterapia oncologica? Si parla di una struttura che potrà curare 3mila pazienti l'anno, per un totale di 20mila sedute nelle tre sale di trattamento…
Il Centro di Pavia è stato realizzato in 4 anni dalla Fondazione Cnao ed è il quarto al mondo. Infatti, ne esistono due dello stesso tipo già in Giappone e uno in Germania. Si occuperà prevalentemente della cura dei tumori solidi resistenti alla radioterapia o difficilmente operabili. Il costo della struttura è di 125milioni di euro e sarà in fase di sperimentazione fino all'ottobre 2011. Si potranno effettuare i primi trattamenti di cura, ma si prevede che solo nel 2013 il Centro lavorerà a pieno ritmo. È un'altra iniziativa che mette la Lombardia ai primissimi posti nella sanità mondiale.
A favore o contro il nucleare?
Non possiamo affidarci a vecchi pregiudizi. Fa bene il governo a interrogarsi sull’introduzione del nucleare e su come rendere l’Italia meno dipendente dal petrolio. Ma la Lombardia oggi non ha bisogno di nuove centrali. Abbiamo ormai raggiunto l’autosufficienza energetica soddisfacendo il fabbisogno che avevamo programmato. Inoltre abbiamo già ottenuto interessanti risultati nel settore delle energie rinnovabili, in grado oggi di coprire il 35% del fabbisogno energetico regionale. La Lombardia produce oltre il 20% dell’energia da fonte idroelettrica dell’intero Paese, nel campo dell’energia solare e fotovoltaica è prima in Italia per strutture installate con un incremento del 300% negli anni 2007 e 2008. Si tratta quindi di una direzione già tracciata, che intendiamo ulteriormente potenziare.
Ai più giovani vorremmo far sapere che Roberto Formigoni è anche un appassionato di musica rock. Lo dimostra la recente decisione di incidere per delle suonerie del cellulare e per aver proposto l'idea di una legge regionale per salvare i concerti rock (il caso Springsteen insegna). Ci vuole dunque rivelare qual è il suo gruppo preferito di sempre?
Dovessi compilare una top ten dei miei preferiti, al primo posto ci metterei senza alcun dubbio The Boss, cioè Bruce Springsteen. Subito dopo ci sono i Pink Floyd: i loro pezzi sono capolavori da concerto. E al terzo, quarto e quinto posto, le star del punk rock anglo-americano: Ramones, Clash e Green Day. Tra i classici, ci metto i Queen, Dylan, Beatles, Rolling Stones. Tra gli italiani invece, apprezzo molto Elisa e i giovani che sono usciti dall’ultimo Sanremo. Pochi giorni fa ho scritto una lettera a Ligabue per i suoi 50 anni: il rock italiano è vivo e Milano deve poter contare su una grande stagione di concerti. Su questo mi prendo un impegno per la prossima legislatura per risolvere i problemi aperti e rilanciare la Lombardia anche nel segno della musica.
Infine, ci può confidare l'angolo milanese che ama di più?
Milano affascina e stupisce continuamente. I luoghi del cuore cambiano in base alle situazioni: oggi sono molto legato ad alcune aree verdi. Penso ad esempio al Parco delle Cave, in zona Baggio, o al Parco Nord, dove pure vado spesso a correre. Credo che i milanesi si meritino parchi vivibili e aree verdi dove praticare sport con strutture attrezzate per l’ecorunning. Nei giorni scorsi ho presentato un progetto speciale per Milano per rilanciare il sistema dei parchi e renderli più puliti, più sicuri, più belli. Faccio appello alla responsabilità di tutti perché anche questo sia un grande segno di ospitalità in vista dell’appuntamento di Expo 2015, una straordinaria vetrina in cui Milano e la Lombardia potranno mettere in mostra tutte le loro bellezze, i loro sapori, le loro tradizioni, i loro prodotti più genuini.

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