mercoledì 7 aprile 2010

"Il sesso è una delle cose più belle della vita"

Corrado Fumagalli è l'autore e il conduttore televisivo dell'unico talkshow erotico italiano, "Sexy Bar". A che ora e su quali emittenti televisive è possibile seguire i tuoi programmi?
Su una quarantina di emittenti locali a orari differenti. In media s'inizia alle 23.30. Su Sky "Sexy Bar" va avanti fino alle 6.00 di mattina.
Viene dunque trasmesso in tutt'Italia?
Certamente. In Sardegna è il programma notturno più seguito.
In Lombardia?
È uno dei più seguiti. Sulle reti private è in cima ai dati auditel.
Come sono i rapporti con Rai e Mediaset?
Sono stato più volte ospite in Rai che a Mediaset. Di certo non sono ben visto dai due colossi televisivi.
Come mai?
Beh, do fastidio a molti programmi in seconda serata.
Una volta non era così…
Una volta la seconda e la terza serata erano decisamente meno interessanti. S'è iniziato a parlare di seconda serata con l'arrivo di programmi come il "Maurizio Costanzo Show". Per "Chiambretti Night" spendono un capitale. La mia trasmissione, di sicuro, ruba spettatori ai canali tradizionali.
Quanti italiani si sintonizzano quotidianamente con "Sexy Bar"?
Un milione circa.
Qualche amico dello star system…
I miei amici sono quelli che mi son fatto prima di dar vita a "Sexy Bar". Oggi, infatti, mantengo contatti con alcuni colleghi incontrati a inizio carriera.
Di cosa ti occupavi?
Di calcio.
Poi?
Poi mi sono stancato della diretta, di seguire tutte le domeniche le partite… Volevo qualcosa di meno ordinario.
Nel 1999, realizzando televendite per la catena di sex-shop Erotika a Milano, produci le prime serie di "Blue Night", un talkshow erotico in onda una notte alla settimana per circa 90minuti su alcune emittenti private della Lombardia. Quando e come sei arrivato a "Sexy Bar"?
C'è stata la crisi scaturita dai casi di Wanna Marchi e Sergio Baracco. "Blue Night" dopo sei mesi di successo salta, ma mi dà l'opportunità di 'mettermi in proprio' e diventare imprenditore di me stesso.
In che senso?
Da semplice conduttore mi trasformo anche in produttore dando, appunto, vita a "Sexy Bar".
Il sesso in Italia è ancora tabù?
Al 100%. L'Italia è ancora permeata dall'idea che il sesso sia qualcosa da tenere segreto, nascosto, da non rivelare. Qualcosa di misterioso, sporco e peccaminoso. Certi argomenti li trattiamo solo noi.
E spesso partono le multe…
L'ultima di 3mila euro. Per un dialogo giudicato un po’ troppo spinto.
Di cosa si parla a "Sexy Bar"?
Di tutto. Sesso, pornografia, trans, masturbazione…
Cos'è cambiato rispetto all'inizio della tua avventura?
Le cose sono peggiorate. C'è sempre più censura. Non si può far quello, non si può far vedere questo…
Di chi è la colpa?
Gran parte delle responsabilità le ha la chiesa che ipnotizza tutti.
Una volta c'era "Colpo Grosso"… È vero che il format fu scritto e depositato dall'attuale presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi?
Assolutamente. Berlusconi è stato un mito anche per questo. Uno avanti. Il primo che ha capito che agli italiani interessano solo due cose: il calcio e le tette.
Qualche nome del periodo…
Nadia Cassini, Carmen Russo, Lori Del Santo…
Chi segue "Sexy Bar"?
Un po’ tutti, compresi i gay, il 30% degli italiani.
Sono così tanti gli omosessuali?
Le statistiche dicono che siano il 20-30% degli italiani.
Nella tua trasmissione ci sono anche trans…
Ne abbiamo due fissi.
Mai incontrato il presidente del Consiglio?
Mai.
Mike Bongiorno dell'hard, Maurizio Costanzo del porno, Marzullo dell'arrapamento. Qual è il soprannome che preferisci?
Forse Maurizio Costanzo del porno. Ero un grande fan del Maurizio Costanzo Show e posso dire di aver inventato "Sexy Bar" basandomi proprio sulla proposta di Mediaset. Solo che qui il tema è uno solo: il sesso.
All'estero il sesso è vissuto con minore soggezione?
A livello televisivo dipende. In Brasile, dove vado spesso, le tv sono controllate dalla chiesa. Ma il governo è assai permissivo. Elargisce, per esempio, preservativi gratuitamente. In Germania, in Francia, e soprattutto in Spagna si è molto più disinibiti. Programmi come "Sexy Bar" vanno in onda dalle 22.30 in poi.
Parliamo d'industria pornografica. Si dice che spesso vengono girati film amatoriali con pochi spiccioli che poi hanno un successo enorme…
È vero. Anzi, ormai si può dire che i film porno vengano girati solo così, con scarsissimi budget.
Come mai?
I dvd hard non li compra più nessuno. L'80% delle case di distribuzione di dvd pornografici ha chiuso i battenti. Per forza si punta all'amatoriale.
In paesi come l'Ungheria, però, dove i costi sono minori e le attrici hard più disponibili la realtà è diversa…
Era diversa una volta. Oggi si fa fatica anche lì. Anche se esistono strutture che facilitano l'attività di imprese come questa. Per esempio il mio amico Rocco ha aperto una Cinecittà pornografica a Budapest, la Rocco Siffredi Production.
La crisi sembrerebbe dettata anche da siti hard gratuiti come "YouPorn" che ha due milioni di utenti e un consumo medio per persona di circa 45 minuti al mese…
Questo è il problema principale. I siti free hanno ammazzato l'hard. Prima ci si arrangiava con Emule, oggi ormai basta un clic per vedere tutto ciò che si vuole.
Il 30% degli utenti di "YouPorn" è rappresentato da donne. Perché in molti ancora si stupiscono di scoprire che la pornografia è sempre più spesso appannaggio del gentil sesso?
Ti dirò di più. Secondo me la percentuale è del 50%. Lo dico dalle mail che mi arrivano e dai messaggi che mi inviano. Le donne moderne sono sempre più aperte alla sessualità, a vivere il sesso come un piacere fine a se stesso. A partire dall'autoerotismo che si continua a considerare una prerogativa maschile.
Qual è il problema?
Che nessuno ne parla. A parte noi.
In tempi passati ci sono state attrici hard che hanno fatto la storia e sono diventate icone dell'immaginario collettivo. Mi riferiscono a personalità come Cicciolina e Moana Pozzi. Oggi chi sta ereditando il posto delle due regine dell'hard anni Ottanta?
Ci sono in giro tante brave professioniste ma sono davvero poche quelle che riescono a emergere. Una volta non c'era la concorrenza che c'è oggi. Trenta anni fa era tutto diverso. Oggi mi vengono in mente i nomi di Elena Grimaldi, Vittoria Risi, Sofia Gucci…
Dove recuperi le tue ragazze?
Non sono io che le richiedo. Sono i produttori che me le mandano. Pagando.
Dove giri le trasmissioni?
A Milano, presso il centro di produzione di via Gioacchino Belli, una traversa di via Padova, dove sorge la sede di Mtv.
"Empire of illusion: the end of literacy and the triumph of spectacle". È un libro scritto dal premio Pulitzer, Chris Hedges nel quale per la prima volta si parla dei traumi fisici e psicologici delle attrici hard. In particolare l'esperto dice che - quando una pornostar smette di esercitare - accusa gli stessi identici problemi che caratterizzano i reduci del Vietnam...
Io non so nulla di questo libro. Però posso dirti che conosco numerosissime pornostar che, dimessi i panni di attrici hard, stanno benissimo. Certo ogni caso andrebbe analizzato singolarmente. Io posso dire che conduco un regime di vita molto salutare - non ho mai fumato, non mi sono mai drogato, sono astemio - e così molte professioniste con cui ho lavorato e che oggi godono di ottima salute.
Qualche tempo fa abbiamo parlato di sesso con un importante rappresentante della chiesa milanese. Ci diceva che "il sesso non si può né divinizzare, né reprimere, né cancellare, ma soltanto guidare e umanizzare". Cosa ne pensa di queste parole Corrado Fumagalli?
Il sesso è una delle più belle cose della vita e va vissuto a 360 gradi. Purché riguardi adulti consenzienti, il sesso è giusto praticarlo per amore, ma anche per puro divertimento.
Sei spesso in giro per lavoro?
Vivo in Brasile tre mesi all'anno, da dicembre a marzo.
Possiamo dire anche qualcosa della tua associazione in favore dei meno abbienti…
Certe cose preferisco tenerle private.
Ultima domanda. Siccome so che sei un interista sfegatato, mi dici come finirà la stagione per i nerazzurri?
Spero tanto nel grande slam.
Cioè?
Champions, scudetto e Coppa Italia.

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