Marco
Pannella regalava hashish in piazza Navona, Marco Cappato biglietti
online da Palazzo Marino. Lo fa per stigmatizzare il fatto che ai
consiglieri comunali vengono regalati ticket per la Scala, per San
Siro e altri spettacoli... In cosa consiste esattamente questa
iniziativa?
Beh,
non paragonerei quella storica iniziativa, volta a denunciare una
legge che aiuta la mafia e ammazza i cittadini, con questa mia
piccola azione, con la quale chiedo semplicemente che la gente sia
informata su chi va davvero allo stadio con i biglietti omaggio, che
sono troppi (320 a partita) e andrebbero drasticamente ridotti. Io i
miei due biglietti a partita li restituisco tutti con una lotteria
gratuita su Internet.
Lo
trova, dunque, un buon pretesto per “educare la 'casta' alla
moralità e alla buona condotta”?
Credo
alla responsabilità personale e non pretendo di educare nessuno.
Voglio trasparenza, sapendo bene che quando i comportamenti dei
politici sono sotto l'occhio dell'opinione pubblica è un bell'aiuto
a evitare comportamenti indifendibili.
Tramontata
l'epopea morattiana è ora il momento di Pisapia, che lei ha
appoggiato nel giugno 2011. Come giudica i primi mesi di governo
“arancione”?
Pisapia
amministra discretamente la città, ma non è ancora riuscito a
incarnare un'alternativa netta ai poteri che la opprimono, in primis
Formigoni, CL e Compagnia delle Opere.
I
terreni decisivi sui quali spera possa tagliare con più coraggio i
ponti col passato?
Sono
quello dell'ambiente (conversione ecologica delle infrastrutture e
stop al saccheggio affaristico del territorio, facendo rispettare i 5
referendum milanesi), del mercato (sottrarsi alla pressione delle
corporazioni e liberalizzare) e delle libertà (non solo unioni
civili, ma anche testamento biologico e antiproibizionismi, per
quanto può fare il comune, sia su droga che prostituzione).
L'ecopass
diventa zona C. Ma è un problema di traffico o di inquinamento
atmosferico?
È
un problema di vivibilità della città, soffocata dalle macchine,
sia perché occupano spazio, intasano la città rallentando gli
spostamenti, e inquinano. Se sarà mantenuta la promessa di
reinvestire i soldi nel potenziamento dei mezzi pubblici, la gente
alla fine sarà d'accordo.
Ritiene
corretto che i privati paghino il ticket e i politici siano esentati?
I
politici non sono esentati.
In
un momento di crisi finanziaria nazionale, cosa può fare Milano per
ridurre le spese?
Disinvestire
in settori che vanno lasciati ai privati, come gli aeroporti e le
autostrade; mettere a gara servizi pubblici come quelli delle mense
comunali e delle attività sportive; cedere il patrimonio
immobiliare. Una parte di queste risorse dovrà servire alla
conversione ecologica e agli investimenti sull'ambiente, una parte
invece per ridurre tasse e debito, in modo da ridurre anche le spese
per interessi. Spero poi che il processo di revisione della spesa
voce per voce ottenga dei risultati.
Come
commenta la “battuta” di Monti sui lavoratori a tempo
determinato? E quella del ministro Cancellieri sui ragazzi mammoni?
Sono
battute inutili, anche se descrivono processi e problemi reali. Sono
inutili perché il compito di chi governa è quello di creare
condizioni di maggiore libertà, non di ironizzare sulle conseguenze
di una società mummificata.
Come
si può aiutare il lavoro giovanile, defiscalizzando lo stipendio o
creando nuove formule contrattuali?
Spostando
il carico fiscale dalle persone al consumo di risorse ambientali si
otterrebbe un primo risultato nel ridurre il costo del lavoro e
aiutare l'ecosistema. Creare un'alternativa tra precarietà (sempre
più diffusa) e posto fisso (sempre meno possibile) aiuterebbe. Poi
c'è il problema degli investimenti nella formazione, ma anche
dell'abolizione del carattere monopolistico e parastatale degli
ordini professionali, uniti nel tenere i giovani fuori dal mercato
del lavoro.
Si
è molto battuto contro la ricandidatura di Formigoni. Non c'è più
nulla da fare?
Serve
un giudice che giudichi in tempo utile sulla falsità - già da noi
documentata - delle firme con le quali si è presentato alle
elezioni. Noi Radicali non ci siamo rassegnati.
Ci
dice qualcosa dell'attività dell'Associazione Luca Coscioni?
Cerchiamo
di portare grandi questioni sociali (come l'eutanasia, la libertà di
ricerca, la procreazione, la disabilità) "dal corpo dei malati
al cuore della politica"; cioè cerchiamo di spiegare alle
tantissime persone oppresse sulla propria pelle da leggi ingiuste che
non si tratta di questioni private da affrontare di nascosto, ma di
questioni pubbliche sulle quali si gioca il grado di civiltà di un
Paese.
Cosa
ne pensa del “5 Stelle” in consiglio comunale. Trova utile la sua
presenza?
Sì,
Calise è serio e preparato. Sa avvalersi del lavoro collettivo di
chi lo segue, anche se non sempre un gruppo di appassionati riesce a
rappresentare l'interesse pubblico dei cittadini. In questo senso, il
movimento 5 stelle dovrebbe guardarsi dal rischio di considerare il
compromesso politico sempre e comunque una cosa sporca, e restare
ostaggio di minoranze organizzate che non sempre rappresentano la
"voce del popolo".
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