giovedì 5 novembre 2009

"Stiamo lottando contro le infiltrazioni mafiose"

È appena iniziata la sua attività provinciale... Lei lavora come assessore con deleghe a Sicurezza, Polizia provinciale, Protezione civile. Quali le sue prime mosse?
Per ciò che riguarda la sicurezza stiamo lavorando sul controllo degli enti che concedono le revisioni delle auto. Solo il 9% di chi concede revisioni è regolare. In questo modo la tutela degli autisti e di chi vive in città è messa a repentaglio...
Per quanto riguarda la polizia provinciale?
Stiamo lottando contro le infiltrazioni mafiose e a favore del cosiddetto numero unico della polizia locale. Basterà digitare il 121 per poter essere soccorsi ovunque ci si trovi.
Lei, però, gestisce anche il turismo...
In questo caso la mia priorità è rilanciare al più presto la città di Milano dal punto di vista turistico. La nostra metropoli, infatti, non è sufficientemente valorizzata. Penso, per esempio, a trasmissioni televisive che possano mettere in luce molti angoli del nostro territorio, poco pubblicizzati.
Consideriamo ora uno dei fatti di cronaca più cruenti dell'ultimo periodo: l’attentato di Kabul costato la vita a 6 italiani. Bossi ha detto “tutti a casa”. Lei come la pensa?
Ogni atto terroristico va condannato sempre e comunque. Per quanto riguarda i nostri soldati in Afghanistan direi che hanno già pagato abbastanza ed è giusto farli rientrare.
È appena finita la festa provinciale della Lega presso la Cassina Anna di Bruzzano... È vero che i comizi dei politici sono stati tradotti in dialetto simultaneamente?
Certamente. La prima sera, per esempio, abbiamo avuto come ospite il sindaco Moratti e il suo intervento è stato tradotto all’istante da Tullo Montanari.
Il motivo di questa iniziativa?
Dare maggiore valore alla nostra parlata, perché non esistono solo il calabrese o il napoletano, ‘lingue’ assai più diffuse per l’immaginario collettivo nazionale. Con questa proposta, peraltro, teniamo viva cultura locale, partendo proprio dalla salvaguardia di idiomi che sono nati in un contesto geografico ben preciso.
Come è stata la reazione della gente?
Molto buona. C’è chi ha reagito con un sorriso, chi con una espressione sorpresa.
E per quanto riguarda i dialetti nelle scuole?
Assolutamente a favore.
Noi di MW, però, abbiamo intervistato Glauco Stanca, uno dei massimi glottologi italiani il quale dice che, paradossalmente, l’istituzione dei dialetti nelle scuole potrebbe provocare l’effetto contrario, ovvero la scomparsa dei dialetti. Questa convinzione parte dal fatto che praticamente si ha un dialetto per ogni città o addirittura paese. La Lega come pensa di affrontare questo aspetto?
Non vedo il problema. A Gallarate insegneranno il gallaratese, a Milano il milanese e così via.
Quanto è durata la festa?
Tre giorni.
Altri appuntamento di rilievo?
Sicuramente l’intervento di Umberto Bossi, il secondo giorno, in occasione del suo compleanno. Poi la fiaccolata con Calderoli e l’elezione di Miss Padania 2009.
Per quanto riguarda il dialogo con le altre religioni, a Milano si sente spesso parlare della necessità di aprire nuove moschee per dare spazio alle attività dei musulmani. Lei cosa ne pensa?
Siamo assolutamente contrari a questo tipo di concessioni. Temiamo che all’interno di strutture simile si creino covi che fomentino azioni terroristiche.
Ma ci sono prove che testimoniano l’ideazione di attività terroristiche nelle moschee lombarde?
Beh, l’arresto degli iman di Gallarate e Cremona dovrebbe bastare.
Altri motivi?
Queste strutture creano disagio alla popolazione locale che non si sente libera di muoversi come un tempo.
Altro argomento spinoso è quello dei rom...
Con Maroni sono stati fatti 137 sgombri fra Milano e hinterland in due anni, direi un traguardo più che positivo.
Ma non è umanamente sbagliato il concetto di ‘tolleranza zero’?
Il punto è che qui c’è gente che viene in Italia senza rispettare le regole vigenti. Delinquono e poi vanno a spasso con Mercedes da 70mila euro. Va anche tenuto conto delle aree in cui vivono molti rom, dove i livelli di degrado urbano sono altissimi.
È possibile fare una stima dei rom presenti in città?
Erano 8mila. In due anni siamo scesi a 1.500.
E i 6.500 sgomberati dove sono finiti?
Molti sono rimpatriati. Altri sono andati a formare nuovi campi.
Le fa paura la febbre suina?
Al momento no.
Che consigli si sente di dare ai milanesi?
Quello di vaccinarsi e di seguire le comuni regole igieniche.
Boffo o Feltri?
Boffo.
Vespa o Floris?
Vespa.
Inter o Milan?
Atalanta.

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