mercoledì 15 febbraio 2012

"Sulle conseguenze di una società mummificata..."



Marco Pannella regalava hashish in piazza Navona, Marco Cappato biglietti online da Palazzo Marino. Lo fa per stigmatizzare il fatto che ai consiglieri comunali vengono regalati ticket per la Scala, per San Siro e altri spettacoli... In cosa consiste esattamente questa iniziativa?
Beh, non paragonerei quella storica iniziativa, volta a denunciare una legge che aiuta la mafia e ammazza i cittadini, con questa mia piccola azione, con la quale chiedo semplicemente che la gente sia informata su chi va davvero allo stadio con i biglietti omaggio, che sono troppi (320 a partita) e andrebbero drasticamente ridotti. Io i miei due biglietti a partita li restituisco tutti con una lotteria gratuita su Internet.

Lo trova, dunque, un buon pretesto per “educare la 'casta' alla moralità e alla buona condotta”?
Credo alla responsabilità personale e non pretendo di educare nessuno. Voglio trasparenza, sapendo bene che quando i comportamenti dei politici sono sotto l'occhio dell'opinione pubblica è un bell'aiuto a evitare comportamenti indifendibili.

Tramontata l'epopea morattiana è ora il momento di Pisapia, che lei ha appoggiato nel giugno 2011. Come giudica i primi mesi di governo “arancione”?
Pisapia amministra discretamente la città, ma non è ancora riuscito a incarnare un'alternativa netta ai poteri che la opprimono, in primis Formigoni, CL e Compagnia delle Opere.

I terreni decisivi sui quali spera possa tagliare con più coraggio i ponti col passato?
Sono quello dell'ambiente (conversione ecologica delle infrastrutture e stop al saccheggio affaristico del territorio, facendo rispettare i 5 referendum milanesi), del mercato (sottrarsi alla pressione delle corporazioni e liberalizzare) e delle libertà (non solo unioni civili, ma anche testamento biologico e antiproibizionismi, per quanto può fare il comune, sia su droga che prostituzione).

L'ecopass diventa zona C. Ma è un problema di traffico o di inquinamento atmosferico?
È un problema di vivibilità della città, soffocata dalle macchine, sia perché occupano spazio, intasano la città rallentando gli spostamenti, e inquinano. Se sarà mantenuta la promessa di reinvestire i soldi nel potenziamento dei mezzi pubblici, la gente alla fine sarà d'accordo.

Ritiene corretto che i privati paghino il ticket e i politici siano esentati?
I politici non sono esentati.

In un momento di crisi finanziaria nazionale, cosa può fare Milano per ridurre le spese?
Disinvestire in settori che vanno lasciati ai privati, come gli aeroporti e le autostrade; mettere a gara servizi pubblici come quelli delle mense comunali e delle attività sportive; cedere il patrimonio immobiliare. Una parte di queste risorse dovrà servire alla conversione ecologica e agli investimenti sull'ambiente, una parte invece per ridurre tasse e debito, in modo da ridurre anche le spese per interessi. Spero poi che il processo di revisione della spesa voce per voce ottenga dei risultati.

Come commenta la “battuta” di Monti sui lavoratori a tempo determinato? E quella del ministro Cancellieri sui ragazzi mammoni?
Sono battute inutili, anche se descrivono processi e problemi reali. Sono inutili perché il compito di chi governa è quello di creare condizioni di maggiore libertà, non di ironizzare sulle conseguenze di una società mummificata.

Come si può aiutare il lavoro giovanile, defiscalizzando lo stipendio o creando nuove formule contrattuali?
Spostando il carico fiscale dalle persone al consumo di risorse ambientali si otterrebbe un primo risultato nel ridurre il costo del lavoro e aiutare l'ecosistema. Creare un'alternativa tra precarietà (sempre più diffusa) e posto fisso (sempre meno possibile) aiuterebbe. Poi c'è il problema degli investimenti nella formazione, ma anche dell'abolizione del carattere monopolistico e parastatale degli ordini professionali, uniti nel tenere i giovani fuori dal mercato del lavoro.

Si è molto battuto contro la ricandidatura di Formigoni. Non c'è più nulla da fare?
Serve un giudice che giudichi in tempo utile sulla falsità - già da noi documentata - delle firme con le quali si è presentato alle elezioni. Noi Radicali non ci siamo rassegnati.

Ci dice qualcosa dell'attività dell'Associazione Luca Coscioni?
Cerchiamo di portare grandi questioni sociali (come l'eutanasia, la libertà di ricerca, la procreazione, la disabilità) "dal corpo dei malati al cuore della politica"; cioè cerchiamo di spiegare alle tantissime persone oppresse sulla propria pelle da leggi ingiuste che non si tratta di questioni private da affrontare di nascosto, ma di questioni pubbliche sulle quali si gioca il grado di civiltà di un Paese.

Cosa ne pensa del “5 Stelle” in consiglio comunale. Trova utile la sua presenza?
Sì, Calise è serio e preparato. Sa avvalersi del lavoro collettivo di chi lo segue, anche se non sempre un gruppo di appassionati riesce a rappresentare l'interesse pubblico dei cittadini. In questo senso, il movimento 5 stelle dovrebbe guardarsi dal rischio di considerare il compromesso politico sempre e comunque una cosa sporca, e restare ostaggio di minoranze organizzate che non sempre rappresentano la "voce del popolo".